Descrizione
L'intera cittadinanza è invitata all’Incontro pubblico che avrà luogo domenica 9 febbraio 2025 alle ore 11:30 presso la saletta della ex Chiesa S.S. Annunziata per la commemorazione delle vittime delle Foibe e dell'esodo degli italiani e delle italiane dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Sarà possibile seguire anche da remoto l’incontro tramite accesso al seguente link:
Lunedì 10 febbraio si celebra la Giornata del ricordo delle vittime delle Foibe.
Il “Giorno del ricordo” è stato istituito con legge n. 92/2004 del 30 marzo 2004, secondo la quale "la Repubblica riconosce il 10 febbraio una giornata in cui conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Le foibe sono cavità carsiche che sono diventate tristemente note perché durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, molte persone, soprattutto italiani di etnia italiana, furono uccise e gettate in queste cavità da parte di gruppi partigiani jugoslavi.
Dopo la fine del conflitto, i territori di Istria, Dalmazia e altre zone della Jugoslavia (che prima erano parte dell'Italia) furono ceduti alla Jugoslavia in virtù del Trattato di Pace di Parigi del 1947, e la popolazione italiana locale si trovò in una condizione di crescente pericolo e discriminazione.
Le violenze legate alle foibe, la persecuzione e le intimidazioni da parte delle autorità jugoslave così come l'instabilità politica, costrinsero centinaia di migliaia di italiani a fuggire dalle loro case. Molti di loro si rifugiarono in Italia, specialmente nelle regioni del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Lombardia. L'esodo durò in modo massiccio dal 1943 al 1956, e si stima che tra i 250.000 e i 350.000 italiani furono costretti a lasciare le loro terre.
In occasione di questo anniversario civile nazionale il Comune di Cetona intende tenere in tale giornata un incontro pubblico a cui invitiamo a partecipare tutti i nostri concittadini.